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    HomeIMPRESEIl benessere aziendale: risorsa strategica a massima produttività

    Il benessere aziendale: risorsa strategica a massima produttività

    Stress, stanchezza, motivazione: tre parole che descrivono bene le sfide quotidiane di chi lavora. Ma cosa succederebbe se le aziende adottassero una nuova cultura rivolta al benessere aziendale? L’ambiente lavorativo non sarebbe solo un luogo di produzione, ma anche un luogo di crescita personale e massima efficienza.

    Creare un contesto professionale che promuova l’equità, l’inclusione e soprattutto l’appartenenza non è solo una buona pratica aziendale. È anzitutto un vantaggio competitivo. Perché, tramite una leadership inclusiva e un clima di fiducia, le imprese sono in grado di attrarre e mantenere i migliori talenti, di dare slancio all’innovazione e di mettere l’acceleratore allo sviluppo. In altre parole, il welfare lavorativo non è una moda, ma una necessità. Dipendenti motivati e sereni sono più efficienti, innovativi e fedeli.

    I capitani d’azienda giocano un ruolo cruciale in tal senso, nell’ispirare, ascoltare e valorizzare ogni membro del team. Una comunicazione trasparente e aperta è fondamentale per costruire fiducia. Condivisione di idee, feedback costruttivi e un ascolto attivo creano un ambiente collaborativo. Alessia Martiriggiano, psicologa clinica e del lavoro in Pmitalia Lecce, è con noi per ragionare sulle nuove dinamiche che oggi regolano il mondo del lavoro.

    Adriano Olivetti, classe 1901-1960, aveva capito la forza della sinergia tra lavoro e benessere per la felicità collettiva.  La sua visione rimane attuale e ispiratrice. Come possono le aziende moderne seguire il suo esempio e raggiungere il benessere aziendale?

    «In un mercato sempre più competitivo, le aziende che promuovono il benessere dei dipendenti si distinguono come datrici di lavoro desiderabili e attraggono i migliori talenti, ponendosi oltretutto in una posizione di vantaggio rispetto alla concorrenza. Il pensiero lungimirante di Olivetti rappresenta e suggerisce una strategia vincente per affrontare le sfide del mercato del lavoro moderno e ottenere il successo desiderato con personale qualificato e motivato. Le aziende possono trarre lezioni preziose dai suoi principi per creare ambienti di lavoro inclusivi e innovativi».

    Il mancato equilibrio tra lavoro e vita privata è un tema caldo nella società attuale. Quali sono le conseguenze?

    «Questo squilibrio può avere conseguenze negative sulla salute mentale e fisica, sulle relazioni interpersonali e sull’efficienza lavorativa nel lungo termine. Diversi dati evidenziano l’importanza del benessere dei dipendenti per la produttività e la soddisfazione sul posto di lavoro.  Ad esempio, uno studio dell’Oms stima che i problemi di salute mentale sul lavoro costano alle economie degli Stati membri dell’Unione europea circa 240 miliardi di euro l’anno in perdita di produttività. Altre ricerche vedono una correlazione tra benessere dei dipendenti e assenteismo, turnover del personale e soddisfazione dei clienti».

    È chiaro, promuovere il benessere riduce assenteismo e turnover, aumentando la soddisfazione dei dipendenti. Ripartiamo dallo stress e dalla stanchezza: è il caso di parlare del burnout. Di che si tratta?

    «Il burnout è uno stato di esaurimento mentale, emotivo e fisico causato da un’eccessiva esposizione allo stress prolungato, soprattutto sul lavoro. È un rischio reale. Le persone che ne soffrono spesso si sentono esauste, demotivate, frustrate e incapaci di affrontare le richieste quotidiane della propria vita professionale e personale. Per affrontare il burnout è importante adottare strategie di gestione dello stress e del proprio benessere, in pratica occorre creare un equilibrio tra lavoro e vita personale, prendendosi il tempo per riposare, ricaricarsi e dedicarsi ad attività che portano gioia».

    In altri termini, si deve imparare a riconoscere i propri limiti e a dire “no” quando necessario. Ma come affrontare i sintomi del burnout?

    «Rivolgendosi a un professionista della salute mentale o a un terapista per affrontare lo stress e l’ansia, ma anche cercando supporto emotivo da colleghi, amici e familiari. È fondamentale mantenere uno stile di vita sano con regolare esercizio fisico, una buona alimentazione e un adeguato riposo. I datori di lavoro devono essere consapevoli del problema e adottare misure per creare un ambiente sostenibile, come offrire programmi di welfare aziendale, promuovere l’equilibrio tra lavoro e vita privata, fornire risorse per la gestione dello stress».

    Che possono fare le aziende per promuovere un ambiente di lavoro sano e sostenibile?

    «Le aziende, dove i dipendenti passano gran parte della giornata, sono in prima linea in questa missione. Si possono adottare diverse strategie, come implementare programmi di benessere fisico e mentale con l’ausilio di uno sportello di ascolto psicologico settimanale per il supporto e la condivisione di stati d’animo, ansie, timori, insoddisfazioni. Prevenire è meglio che curare ed è essenziale che i datori di lavoro siano consapevoli dei problemi legati alla salute mentale per agire di conseguenza. Tutto concorre al benessere aziendale».

    Ha parlato di sportello d’ascolto psicologico. Quali consigli darebbe su stile di vita e promozione dell’attività fisica?

    «Sono aspetti fondamentali. Uno stile di vita sano può essere promosso eliminando distributori automatici con cibi poco salutari e stipulando convenzioni con produttori locali. Inoltre, si potrebbe investire in giornate di attività fisica, come tornei sportivi, o organizzare riunioni all’aperto per favorire la connessione con la natura. Il punto fermo deve essere sempre quello di garantire un ambiente di lavoro sicuro e confortevole, incoraggiare il bilanciamento tra lavoro e vita privata, offrire opportunità di sviluppo professionale e personale».

    In altre parole, un contesto lavorativo sano e sostenibile favorisce l’innovazione, la soddisfazione dei dipendenti e il successo. Seguire l’esempio di leader come Adriano Olivetti e adottare una cultura del benessere aziendale è una strategia vincente per affrontare le sfide del mercato moderno e ottenere un vantaggio competitivo duraturo. Non per nulla, le aziende che riescono a farlo attraggono talenti, innovano e prosperano di più.

    di Anna Colazzo

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