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    HomeLAVORORiduzione drastica degli infortuni nel settore metallurgico

    Riduzione drastica degli infortuni
    nel settore metallurgico

    Il settore metallurgico italiano ha visto una riduzione drastica degli infortuni denunciati all’Inail tra il 2018 e il 2022. Con un calo del 25% delle denunce tra il 2019 e il 2020, effetto della pandemia, e un successivo incremento del 21,4% nel 2021, i numeri si sono stabilizzati nel 2022. In cifre, si è passati dai 5.555 casi del 2018 ai 4.880 del 2022, mettendo a segno una diminuzione complessiva del 12,2%. Anche i casi mortali confermano il trend: sono stati 60 quelli totali denunciati. Alla luce dei recenti dati Inail pubblicati a giugno nel periodico dedicato, oggi esploriamo da vicino le caratteristiche e le tendenze del comparto.

    Un settore strategico per l’economia nazionale

    Con oltre 700mila addetti, di cui l’82,6% impiegati nella fabbricazione di prodotti in metallo e il 17,4% nella produzione di metalli e leghe (dati Istat 2022), la metallurgia è il cuore pulsante dell’economia italiana. Questo settore è una forza motrice di 73mila imprese che trasformano materie prime in infrastrutture essenziali, prodotti di consumo e tecnologie avanzate.

    Italia: leader europeo nella produzione di metalli

    L’Italia si posiziona come secondo produttore di metalli in Europa, subito dopo la Germania, e, in termini di export, figura tra i principali Paesi a livello globale. Le imprese esportatrici rappresentano il 46,5% del totale nel settore metallurgico e il 18,9% nella fabbricazione di prodotti in metallo, dati significativi rispetto al 22,9% dell’intera industria manifatturiera nel 2018.

    Analisi dettagliata degli infortuni

    Nel periodo 2018-2022, gli infortuni sono calati del 14,1%, passando da 4.523 a 3.883, con 45 casi mortali. La maggior parte degli incidenti (92,4%) è avvenuta sul posto di lavoro, mentre il 7,6% durante il tragitto casa-lavoro. La situazione cambia però per i casi mortali: durante il tragitto rappresentano il 24,4% del totale e in occasione di lavoro il 75,6%.
    Gli infortuni coinvolgono in prevalenza uomini (97%), con le fasce di età più colpite tra i 45-49 anni (17%), 50-54 anni (15%), 40-44 anni (14,9%) e i 55-59 anni (11,4%). I lavoratori stranieri rappresentano il 24,8% del totale. La maggior parte degli incidenti avviene al Nord (45,7% Nord-ovest e 35,9% Nord-est), il 9,7% al Centro, 7,5% al Sud e l’1,2% nelle Isole.

    Tipologia degli infortuni e malattie professionali

    Se si considerano solo le lesioni, il 29,9% dei lavoratori riporta contusioni, il 23,2% ferite, il 18,1% lussazioni e distorsioni, il 16,7% fratture. Per le malattie professionali, sono stati accertati 775 casi, queste le patologie più comuni: dorsopatie e disturbi dei tessuti molli (40%), malattie dell’orecchio (25,8%), tumori (15,2%), patologie del sistema nervoso (9,4%) e del sistema respiratorio (8,0%). Maggiormente colpiti sono gli operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli (21,7%), i fabbri ferrai costruttori di utensili (17,8%) e i fonditori, saldatori e lavoratori assimilati (17,5%).

    Focus: la fabbricazione di prodotti in metallo

    Nel 2022 il settore della fabbricazione di prodotti in metallo ha registrato oltre 20mila infortuni, con la maggioranza degli incidenti (circa 17mila) avvenuti durante l’attività lavorativa. La perdita del controllo di macchinari è la causa principale degli infortuni (oltre il 40%), seguita dai movimenti scoordinati del corpo (oltre un quarto dei casi). Le professioni più a rischio sono quelle degli operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli, fabbri, saldatori, operatori di presse per forgiare.

    Evoluzione tecnologica e dispositivi di protezione individuale (DPI)

    Con l’avanzare della tecnologia, i dispositivi di protezione individuale (DPI) sono diventati sempre più specifici e adattati alle esigenze degli utenti. DPI protettivi come calzature specializzate per rischi in fonderia, indumenti e equipaggiamenti per occhi e viso, dispositivi e indumenti per la protezione delle vie respiratorie sono essenziali per garantire la sicurezza dei lavoratori.

    In sintesi, il settore metallurgico italiano rappresenta un pilastro strategico dell’economia nazionale, con una significativa presenza internazionale. L’attenzione alla sicurezza sul lavoro e l’evoluzione tecnologica verso DPI sempre più efficaci sono cruciali per la tutela dei lavoratori in un comparto caratterizzato da un’alta incidenza di infortuni e malattie professionali. L’Italia continua a distinguersi per la capacità di innovare e proteggere, garantendo un futuro sostenibile e sicuro per tutti gli operatori del settore.

    a cura della redazione

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