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    HomeIMPRESECERTIFICAZIONICertificazione UNI EN ISO 9001, la garanzia di qualità per le aziende

    Certificazione UNI EN ISO 9001,
    la garanzia di qualità per le aziende

    Non basta essere competitivi ed “eccellenti”. Nella gestione degli affari moderni, per aprire le porte a finanziamenti e gare d’appalto nei contratti tra privati, le imprese hanno bisogno di essere certificate. Serve una certificazione di qualità e non solo per una questione di requisiti burocratici. Dimostrare di avere implementato un sistema di gestione per la qualità è una priorità, a tutela del cliente e anche negli appalti pubblici.

    Oggi parliamo della UNI EN ISO 9001 con Stefano Scarpa, direttore di Mscert, Organismo di certificazione. L’intento è fornire le informazioni essenziali a chi, imprenditore, vuole saperne di più. Puntare a standard di qualità elevati per la propria azienda è essenziale per relazionarsi con i clienti, pubblici o privati che siano.

    Iniziamo descrivendo brevemente il ruolo e l’importanza della certificazione di qualità con l’occhio rivolto alle Pubbliche amministrazioni, agli appalti pubblici e ai committenti privati.

    «Certamente. La certificazione di qualità svolge un ruolo fondamentale per le Pa e le stazioni appaltanti (committenti, ndr). Rappresenta una valida e credibile forma di assicurazione della capacità del soggetto certificato di erogare i servizi ed effettuare i lavori o prestazioni con una garanzia di qualità».

    Si riferisce alla UNI EN ISO 9001, giusto?

    «Sì, costituisce un elemento necessario di qualifica dei vari soggetti e delle varie aziende verso le Pubbliche amministrazioni. È indispensabile per poter operare nello specifico dei lavori pubblici, dei servizi e delle forniture come previsto dal codice degli appalti. Il riferimento è il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36. La certificazione di qualità riveste inoltre un ruolo importantissimo e di garanzia verso i clienti privati che scelgono di qualificare il fornitore con maggiore sicurezza, grazie appunto alla UNI EN ISO 9001».

    È necessario che il soggetto certificato applichi i relativi sistemi di gestione in modo sostanziale, non formale. Soprattutto, la certificazione deve avvenire con rigore da parte di un Organismo di certificazione.

    «Senza dubbio da queste condizioni non si può prescindere. A tal fine rivestono importanza determinante la competenza e la professionalità degli Organismi di certificazione, che operano sotto il controllo di un ente di accreditamento competente e riconosciuto ai sensi del regolamento CE 765/2008. In Italia l’ente nazionale è Accredia. Va specificato che ogni Stato, nel rispetto del citato regolamento, ne ha uno proprio».

    Entriamo nello specifico degli appalti da parte delle Pa committenti e dei settori merceologici di pertinenza.

    «I settori merceologici in cui rientrano le opere, i prodotti e i servizi acquisiti dalle Pubbliche amministrazioni – quali Comuni, Province, Regioni, enti locali – in veste di committenti sono numerosi e sono distinti con i codici EA dallo 01 al 39. Per capirci, a titolo di esempio, si cita il settore EA 28 “Costruzioni”, che ricomprende, in termini peraltro assai semplificati, le opere pubbliche, per le quali le Pa operano prevalentemente in veste di committenti».

    Per questo è fondamentale il ruolo degli Organismi di certificazione e degli enti di accreditamento?

    «Il sistema di accreditamento ripone considerevole impegno nella tutela del valore e della credibilità delle certificazioni dei sistemi di gestione per la qualità, nonché di altre forme di certificazione rientranti nei settori elencati, in cui le Pa figurano quali appaltatori anche nei processi di gara come pure nella qualifica dei fornitori in tutti i contratti privati. Gli Organismi di certificazione operano sotto il controllo di enti di accreditamento riconosciuti, qual è  appunto Accredia, per garantire la competenza e la professionalità del processo di certificazione. Gli enti di accreditamento hanno un ruolo cruciale nel tutelare il valore e la credibilità delle certificazioni di qualità».

    Insomma, senza un sistema di accreditamento che assicuri la qualità delle certificazioni non c’è tutela del valore e della credibilità.

    «Il mercato richiede obbligatoriamente, come previsto oltretutto dal codice degli appalti, l’utilizzo di certificazioni accreditate nell’ambito dei procedimenti amministrativi di aggiudicazione. In più le certificazioni accreditate sono richieste per la concessione di finanziamenti e sgravi, con il fine anche di prevedere lo sviluppo della qualità nelle imprese».

    Tutto chiaro, a questo punto quali sono i nuovi sviluppi, come la recente certificazione accreditata per la parità di genere?

    «È la novità più recente. In concreto la certificazione accreditata è altresì rivolta verso la parità di Genere ai sensi della UNI PDR 125, come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), quest’ultimo a favore della parità e inclusività di genere nel mondo del lavoro».

    di Anna Colazzo

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