Continua la ripresa del settore aerospaziale pugliese, crescita del 6,6% anche nel primo trimestre del 2024
La Puglia è la regione più dinamica d’Italia secondo l’ultimo rapporto Svimez. La notizia è ormai nota. E il risultato non lascia spazio a dubbi: il lavoro sinergico tra università, centri di ricerca e distretti tecnologici sta dando frutti eccezionali. La parola d’ordine è open innovation. Ma come siamo arrivati a questo punto?
La Puglia: una regione in crescita
Negli ultimi anni la Puglia ha registrato una crescita esponenziale, diventando un vero e proprio modello di sviluppo per il resto d’Italia. Sta conquistando un posto sempre più rilevante grazie alla forza di uno strutturato ecosistema dell’innovazione. La sua economia è in espansione, con un tessuto imprenditoriale vivace e innovativo.
Collaborazione tra università, centri di ricerca e distretti tecnologici
Uno degli elementi fondamentali di questo successo è la stretta collaborazione tra le università, i centri di ricerca e i distretti tecnologici. Tale sinergia ha permesso di creare un ambiente fertile per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico. La Puglia ha già dimostrato di essere un hub dell’innovazione, con un forte ecosistema composto dai suoi atenei, dalle imprese, dai distretti tecnologici, dai centri di ricerca, che dialogano costantemente e collaborano ottenendo risultati importanti.
L’open innovation come motore di sviluppo
Innovare è la parola chiave che guida la trasformazione della Puglia. La collaborazione continua, l’innovazione costante e l’intuizione di attrarre i talenti del digitale nella regione ne stanno facendo un faro di crescita e sviluppo.
L’Italian Innovation Roadshow
Un esempio concreto di questa vivacità è l’Italian Innovation Roadshow, evento ideato da InnovUp con il patrocinio della Regione Puglia, da anni attiva nel settore dello spazio. La Fiera del Levante di Bari ha ospitato la quarta tappa ieri (30 luglio): il roadshow rappresenta un’importante occasione di confronto e crescita per l’ecosistema dell’innovazione pugliese e nazionale. La tappa barese – in partnership con The Qube, SprintX e Digital Tech Lecce – tratta dello spacetech, tematica che sta raccogliendo sempre più interesse nell’ambito dell’innovazione.
Perché l’evento è importante
L’Italian Innovation Roadshow di InnovUp, l’associazione no profit e super-partes per la filiera dell’innovazione italiana, è nato in collaborazione con Open Italy, il programma di co-innovazione di ELIS Innovation Hub e Premio 2031. L’obiettivo è diffondere la cultura dell’open innovation sul territorio italiano e sensibilizzare le comunità locali sulle tematiche dell’innovazione imprenditoriale.
La crescita del settore spacetech
Lo spacetech sta crescendo rapidamente in Italia. Cristina Angelillo, presidente di InnovUp, ha dichiarato che “nel 2022 il comparto ha raggiunto in Italia un valore di 852 milioni di euro, le startup del settore hanno raccolto 92 milioni di euro dal 2016 e l’Italia risulta essere il quarto Paese in Europa per numero di startup”. Ma ha aggiunto anche che si può fare di più.
L’industria spaziale: investimenti e prospettive
L’Italia prevede di investire circa 7,3 miliardi di euro per i programmi spaziali fino al 2026. Questo segnale indica una crescita significativa dell’industria spaziale nel Paese. Importanti le novità nel settore. Come ha fatto notare Giorgio Ciron, direttore di InnovUp, si pensi ad esempio “al fatto che nel 2023 lo spacetech è stato il verticale con il più alto ammontare raccolto e che ha registrato il round di valore più alto dell’anno o all’inclusione del comparto tra gli ambiti e le tecnologie più strategiche per il nostro Paese da parte di CPD Venture Capital e all’approvazione della prima legge italiana sullo spazio, nel mese di giugno”.
La Puglia e l’aerospazio: Pmi innovative e startup
La Puglia gioca un ruolo importante nel settore aerospaziale. Dopo gli anni di crisi, la regione ha ripreso a crescere, con un aumento del 6,6% anche nel primo trimestre del 2024. Come ha spiegato Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo economico, “nel campo aumenta il numero sia di startup sia di Pmi innovative e si rafforza il legame con player nazionali pure grazie alla programmazione regionale che, ai fini dei finanziamenti, richiede alle grandi imprese un coinvolgimento delle piccole realtà del territorio. Innovare è la parola chiave di questa nuova programmazione come dimostra peraltro la legge sull’open innovation che ci auguriamo di approvare già nel prossimo Consiglio regionale”.
L’importanza delle politiche di open innovation
Le politiche di open innovation sono essenziali per favorire la collaborazione tra grandi imprese e piccole realtà del territorio. Questo approccio sta rafforzando l’intero ecosistema dell’innovazione italiana. In Puglia la legge sull’open innovation, in fase di approvazione, promette di stimolare ulteriormente la crescita regionale.
La programmazione regionale e i finanziamenti
Come accennato, la programmazione regionale è un altro pilastro del successo pugliese. Le politiche di finanziamento richiedono il coinvolgimento delle piccole realtà locali, creando un legame forte tra grandi e piccole imprese.
Insomma, la Puglia si sta affermando come una delle regioni più dinamiche e innovative d’Italia. Grazie alla sinergia tra università, centri di ricerca e distretti tecnologici, insieme alle politiche di open innovation, la regione continua a confermarsi un hub dell’innovazione e ad essere un faro di crescita e sviluppo.
a cura della redazione