Crescita, professionalizzazione e imprenditoria femminile: dal Nord al Sud l’identikit di un settore in pieno fermento
Pensa a una lunga distesa di sabbia dorata, ombrelloni colorati che ondeggiano al vento e il suono delle onde che si infrangono sulla riva. Questo non è solo un sogno estivo, ma la realtà vivace delle nostre coste italiane. Con l’arrivo dell’estate 2024, gli stabilimenti balneari si sono moltiplicati e hanno consolidato la posizione come uno dei motori principali del turismo nazionale. Dalla frenetica riviera romagnola alle tranquille spiagge del Sud, l’Italia continua a brillare e si attesta tra le destinazioni balneari più ambite al mondo. Le cifre lo confermano.
Aumento costante delle imprese balneari
Le attività balneari italiane continuano a mostrare una crescita importante, con un aumento del 26,4% dal 2011, pari a più del 2% l’anno. Parla chiaro l’indagine Unioncamere-InfoCamere (su dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio): 7.244 sono quelle registrate a fine 2023 nel settore della gestione di stabilimenti balneari, contro le 7.173 del dicembre 2021 (+1%). Ovvero la conferma che, anche nel 2024, come negli anni precedenti, gli stabilimenti balneari hanno incrementato la loro presenza lungo le coste. La tendenza positiva sottolinea l’importanza del settore turistico marittimo nel panorama economico nazionale.
Dal Nord al Sud Italia: i cuori pulsanti del turismo balneare
La riviera romagnola resta al vertice per il numero di stabilimenti balneari, con il 14,5% del totale nazionale raggiunto per merito delle 1.052 imprese registrate. Comuni come Ravenna, Rimini e Cervia guidano la classifica, insieme a Riccione e Cesenatico. Ma il trend in aumento riguarda un po’ tutte le coste. La Toscana segue a ruota in termini assoluti, con 917 realtà e non manca naturalmente la Liguria, meta storica del turismo estivo per il Nord Italia, con 797 aziende balneari attive. Forte dinamismo per il settore al Sud. Dal 2011 in poi, la Sardegna ha triplicato le imprese balneari con un incremento del 190%, invece la Calabria ha raddoppiato con un +110,4% e la Sicilia è cresciuta del +75,4%, la Puglia del +52,5%, la Campania del +36,9%.
Un settore in evoluzione: professionalizzazione e imprenditoria femminile
Il settore delle imprese balneari italiane è in continua evoluzione. Le società di capitale, che rappresentano il 31% del totale, sono in crescita, segno di una maggiore professionalizzazione del settore, mentre le società di persone raggiungono il 42%. Positive le performance al femminile: oltre il 25% delle attività balneari è guidato da donne, con Basilicata (33,3%) e Calabria (30,9%) che si distinguono per l’incidenza più alta.
Un futuro di opportunità per le coste Italiane
Il panorama delle imprese balneari in Italia si presenta vivace e in continua crescita. Sempre maggiore è la professionalizzazione e forte il contributo delle donne al comando. Le coste italiane, dalla riviera romagnola alle spiagge del Sud, rappresentano non solo un pilastro del turismo nazionale, bensì pure un’importante opportunità di sviluppo economico per le comunità locali.
a cura della redazione