giovedì, Settembre 19, 2024
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    HomeFORMAZIONEFormazione continua: la chiave per il futuro delle imprese

    Formazione continua: la chiave
    per il futuro delle imprese

    In un contesto economico sempre più dinamico, la formazione continua si afferma come un fattore decisivo per il successo e la sostenibilità delle imprese. Roberta Marazia, consulente di “Pmi Servizi e Formazione”, ha condiviso con noi la sua esperienza e alcune riflessioni. In quest’intervista ci guida alla scoperta di come un team formato e aggiornato costantemente non sia solo uno strumento di crescita professionale, ma un vero e proprio motore per l’innovazione e la competitività aziendale.

    Domanda cruciale: quanto è importante la formazione continua oggi?

    «È da sempre un elemento chiave per le imprese, ma oggi, con l’evoluzione rapidissima del mercato e delle tecnologie, diventa imprescindibile. Le aziende devono adattarsi e innovarsi. Questo richiede lavoratori preparati e flessibili, in grado di gestire il cambiamento. La formazione continua permette di introdurre nuove tecnologie e di accompagnare i lavoratori nel processo di cambiamento, aiutandoli ad accettare e favorire le innovazioni che l’imprenditore introduce. Si parla di un cambiamento sia di prodotto, con strumenti di ultima generazione, sia di processo, per cui occorre affiancare i lavoratori a livello comportamentale sulla novità in atto».

    Quali sono i vantaggi concreti per un’impresa che investe nell’aggiornamento aziendale?

    «I vantaggi per le aziende sono numerosi. Un lavoratore formato è più produttivo e contribuisce direttamente alla competitività dell’impresa. Inoltre, in alcuni casi, la formazione permette alle imprese di ottenere certificazioni che aprono nuove opportunità di mercato, come la partecipazione a gare pubbliche. Insomma, può essere un elemento strategico, soprattutto quando le aziende cercano di espandersi o diversificare la propria offerta. Significa investire nel futuro».

    E per le piccole e microimprese in particolare?

    «Formare è essenziale anche per le piccole e microimprese. Spesso si pensa che sia un lusso riservato alle grandi aziende, ma esistono strumenti di finanziamento e supporto che la rendono accessibile anche a chi ha pochi dipendenti. “Pmi Servizi e Formazione” lavora con fondi interprofessionali come Fondo Conoscenza, flessibile e snello, particolarmente adatto alle esigenze delle piccole imprese. A settembre, la Regione Puglia lancerà un nuovo avviso per la formazione continua nelle imprese, offrendo finanziamenti per gestire piani formativi complessi. Va chiarito che i corsi obbligatori sulla sicurezza non rientrano tra quelli finanziati a livello regionale».

    In base alla sua esperienza, le aziende hanno capito l’importanza della formazione continua?

    «Le aziende sono abbastanza consapevoli, soprattutto grazie agli obblighi legati alla sicurezza sul lavoro. L’approccio di un ente formativo, quale è il nostro, è molto pratico e vicino alle imprese, con molte delle quali ormai i rapporti sono consolidati da anni e per quali ci posizioniamo come partner strategico. Per noi il lavoro prioritario è accompagnare le imprese dall’analisi dei fabbisogni formativi fino alla selezione delle fonti di finanziamento più adeguate. Iniziamo da un’accurata valutazione delle necessità aziendali per poi progettare un percorso personalizzato e mirato, mettendo in campo consulenti e formatori specializzati».

    Quali sono le sfide principali nella gestione della formazione continua?

    «La sfida più grande è senza dubbio la gestione del tempo. Organizzare la formazione durante l’orario di lavoro, cosa che avviene nel 90% dei casi, può essere impegnativo, ma con una programmazione attenta è possibile minimizzare l’impatto sulla produzione. È fondamentale lavorare a stretto contatto con i consulenti per pianificare gli interventi formativi in momenti strategici, senza interrompere l’attività quotidiana dell’impresa. Il nostro ente è a stretto contatto con l’azienda, garantendo un’implementazione efficace che consente alle imprese di crescere in modo sostenibile».

    Quindi bisogna individuare i periodi giusti per pianificare i corsi?

    «Esatto. L’azienda deve comprendere fin dall’inizio che, anche se il corso è gratuito, comporta comunque un impegno. Non ha un costo economico diretto, ma c’è un costo per l’impresa, perché i lavoratori in quel momento sono in aula e non stanno lavorando. Quindi è molto importante organizzarsi per minimizzare l’impatto che, in ogni caso, ci sarà. Ribadisco, l’impresa va seguita da vicino, possono esserci cambiamenti di programma e occorre flessibilità per riprogrammare. Così si evita che progetti avviati vengano abbandonati, cosa che accade in molti casi».

    Come possono le imprese ottimizzare lo sviluppo professionale e quali le esigenze formative più pressanti?

    «Il primo passo è un’analisi accurata delle esigenze aziendali. Non basta pensare alla formazione come a un evento occasionale, ma bisogna pianificare a lungo termine. Senza dubbio il tema della sicurezza in generale richiama attenzione per via della maggiore consapevolezza sulla prevenzione e delle campagne nazionali al riguardo. Poi il controllo di gestione è un altro ambito cruciale, che peraltro stiamo proponendo molto alle nostre aziende. Terzo argomento è la formazione tecnico-scientifica che varia da settore a settore, ad esempio su macchinari o regolamenti specifici, per le Rsa o nel caso di bandi pubblici».

    Chiudiamo con uno sguardo al futuro: quali sono le prospettive per i prossimi anni?

    «La formazione continua diventerà sempre più importante. Ci sarà un aumento dei finanziamenti pubblici e privati destinati a essa. Ne sono una dimostrazione iniziative tipo il Fondo nuove competenze. Le imprese dovranno considerarla come un elemento essenziale per la propria sostenibilità e crescita nel lungo periodo».

    In sostanza, la formazione continua è una leva imprescindibile per la crescita e la competitività delle imprese. Investirvi non significa solo aggiornare le competenze, ma costruire il futuro dell’azienda, garantendo un miglioramento continuo e duraturo. Dall’analisi dei fabbisogni alla ricerca di fondi, fino alla realizzazione dei progetti formativi, i consulenti specializzati in tale ambito si posizionano quali partner affidabili e strategici per accompagnare le imprese lungo un percorso essenziale.

    di Anna Colazzo

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