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    Digital Export: al via il corso di formazione gratuita per le Pmi

    L’internazionalizzazione rappresenta una svolta strategica per le piccole e medie imprese italiane, aprendo a nuove opportunità di crescita e di sviluppo. Soprattutto, è una delle sfide più significative per le Pmi del Salento, che spesso si trovano a dover affrontare mercati complessi e competitivi. Espandersi all’estero significa non solo aumentare il fatturato, ma anche rafforzare la presenza sul mercato globale, diversificare i rischi e accedere a nuove opportunità di crescita. In tale ottica si inserisce il corso di Digital Export di Pmitalia Lecce, organizzato con il contributo e il patrocinio della Camera di commercio.

    Per comprendere meglio le sfide e le opportunità legate a questo processo, abbiamo parlato con Pierluigi Cornacchia, avvocato esperto in diritto internazionale, IP e strategie di internazionalizzazione. Con una lunga esperienza nel supportare le imprese italiane nel loro percorso di espansione globale, ci ha fornito una panoramica su come le Pmi salentine possono affrontare i mercati esteri con successo, facendo leva sulle giuste competenze e strategie.

    Non perdere l’opportunità di far crescere la tua azienda nel mercato globale. Scopri i dettagli del corso di Digital Export nel nostro approfondimento!

    Partiamo dai mercati internazionali, quali offrono le migliori opportunità?

    «La scelta varia in base al tipo di prodotto, ma in linea generale è cruciale valutare sia la quantità di consumatori che il potere d’acquisto. Il mercato statunitense è molto remunerativo, pur essendo complesso dal punto di vista delle regolamentazioni. Altri mercati promettenti includono quelli del Nord Europa e dell’Estremo Oriente, come Cina, Giappone, Singapore e Australia, sebbene richiedano un’accurata valutazione costi-benefici. I paesi arabi, come Dubai e Qatar, offrono grandi prospettive, ma le instabilità politiche e le difficoltà di accesso li rendono meno idonei alle Pmi salentine».

    Quanto è importante formarsi prima di intraprendere un percorso all’estero?

    «È fondamentale, anzi, imprescindibile. Ciò vale per gli imprenditori, i loro collaboratori e tutti gli addetti ai lavori. La formazione è continua. Non si smette mai di imparare. Prepararsi adeguatamente è il minimo indispensabile per avere successo nell’esportazione e nelle operazioni internazionali».

    Oggi, in Pmitalia Lecce, inizia il corso gratuito di Digital Export per le imprese. Ne sono stati organizzati due, questo è il primo. Una volta finito, partirà il secondo. Può darci più dettagli, visto che sono stati affidati a lei?

    «Ogni corso è di formazione gratuita e durerà 20 ore. I destinatari sono gli imprenditori iscritti alla Camera di commercio di Lecce e i loro dipendenti. Ad organizzarli è il Codas, la Confederazione delle organizzazioni datoriali autonome del Salento, di cui fa parte appunto Pmitalia Lecce, con il contributo e il patrocinio della Camera di commercio. L’obiettivo è facilitare lo scambio di conoscenze tra imprenditori, export manager e chi si occupa di internazionalizzazione. Affronteremo temi come la contrattualistica internazionale, la copertura dei rischi, i termini di resa e i pericoli legati al trasporto delle merci. Discuteremo anche delle condizioni generali di vendita e di acquisto, oltre che di come l’azienda debba prepararsi sul piano legale per minimizzare i rischi delle esportazioni».

    Ci sono altri aspetti che verranno trattati nel corso?

    «Nel corso di Digital Export parleremo dell’importanza di valorizzare le competenze tecniche e i progetti di ricerca e sviluppo all’interno dell’azienda, che rafforzano il marketing e la protezione dei prodotti. Affronteremo la tutela della proprietà intellettuale e industriale, sia nei mercati di origine che in quelli di destinazione. Inoltre, esamineremo l’uso di piattaforme digitali per la vendita B2C e come esse si integrano con i canali tradizionali B2B, che coinvolgono distributori o agenti all’estero. La finalità principale è rispondere alle esigenze concrete delle imprese in questo percorso».

    In che modo le normative locali influenzano l’espansione delle imprese al di fuori dei confini nazionali?

    «Le aziende affrontano diversi ostacoli normativi durante l’espansione all’estero, soprattutto legati alla conformità dei prodotti. Ogni paese ha regole specifiche su sicurezza, qualità ed etichettatura. Un prodotto potrebbe non essere venduto se non soddisfa certi requisiti, come le certificazioni di sicurezza. La documentazione varia da mercato a mercato, causando spesso ritardi e costi imprevisti. Inoltre, in aree come l’Unione Europea, bisogna gestire sia regolamenti comuni che specifici per singoli paesi. Un’analisi accurata di tali normative è fondamentale per evitare sanzioni e garantire la conformità dei prodotti».

    Quali sfide giuridiche si presentano alle aziende nei mercati esteri?

    «In realtà sono diverse le sfide giuridiche quando si entra in mercati esteri. Una delle principali è la concorrenza con attori locali già consolidati, che possono reagire difensivamente all’ingresso di nuovi competitor. In questi casi, le aziende esistenti possono accusare le nuove entranti di violare diritti di proprietà industriale, come brevetti o marchi, portando a contenziosi anche con costi elevati e danneggiare la reputazione. Inoltre, le imprese italiane devono prestare particolare attenzione alla responsabilità legale in caso di problematiche legate alla difettosità dei loro prodotti. La conoscenza delle leggi locali e la consulenza legale sono essenziali per affrontare tali sfide in modo efficace».

    Riassumendo, l’internazionalizzazione rappresenta l’opportunità per le Pmi italiane e anzitutto per quelle salentine di poter crescere e diversificare il proprio mercato. Tuttavia, è fondamentale affrontare il processo con una preparazione adeguata e una strategia ben definita. L’intervista con Pierluigi Cornacchia sottolinea l’importanza della formazione, della comprensione delle normative e della preparazione legale, elementi chiave per avere successo nei mercati esteri. Per ulteriori approfondimenti, è possibile visionare la guida dedicata, sul nostro blog (clicca qui).

    di Anna Colazzo

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