Le imprese e le startup al centro degli investimenti regionali per incentivare innovazione e crescita
L’ecosistema imprenditoriale pugliese sta per subire una significativa trasformazione grazie a Equity Puglia, lo strumento finanziario ideato per stimolare la crescita di startup e Pmi innovative. Con un investimento complessivo di 80 milioni di euro, tra risorse pubbliche e private, questo fondo rappresenta una straordinaria opportunità per le aziende che desiderano investire e innovare sul territorio.
Equity Puglia si propone come un catalizzatore cruciale per le imprese locali. Con 40 milioni di euro da fondi pubblici e altrettanti da fonti private, le startup e le Pmi innovative possono contare su un supporto concreto per lo sviluppo. Quattro le Società di gestione del risparmio (Sgr) con le quali sono stati siglati gli accordi di finanziamento, presentati oggi. Sono Vertis, Avm Gestioni, Eureka! Venture e Indaco Venture Partners, selezionate da Puglia Sviluppo.
Entriamo nel vivo dello strumento finanziario, per capire come potrà favorire la crescita delle imprese e quali opportunità offre per l’innovazione nel nostro territorio. Scopri i dettagli!
Venture capital: opportunità e visioni dai professionisti
Un motore di crescita per le Pmi
Alberto Stanghellini, amministratore delegato di Avm Gestioni, ha sottolineato l’importanza cruciale di valorizzare le eccellenze e il potenziale dei distretti regionali. “La Puglia presenta realtà interessanti in numerosi settori – ha spiegato -, pertanto abbiamo già investito nel territorio. La partecipazione al Fondo Equity Puglia rafforza questo impegno, poiché il venture capital rappresenta una valida alternativa per generare opportunità di crescita sostenibile investendo nelle competenze e nei settori dell’economia reale. La principale sfida per le Pmi italiane è quella di innovare i propri processi produttivi attraverso l’implementazione delle più moderne tecnologie, esaltando l’incredibile know how insito nelle aziende”.
Focus sul deep tech e trasferimento tecnologico
“Abbiamo candidato Eureka! Fund per lo strumento Equity Puglia perché siamo fermamente convinti che la regione sia ricca di opportunità nell’ambito deep tech e trasferimento tecnologico, grazie anche alle partnership che abbiamo con alcuni dei più importanti centri di ricerca e università locali tra cui il Politecnico di Bari, Cnr, Iit, Università degli studi di Bari e il Cetma”, ha detto l’amministratore delegato Stefano Peroncini. La società, dopo 25 investimenti in tecnologie strategiche abilitate dall’innovazione nei materiali, ha l’obiettivo di completare con rapidità e valorizzare ulteriormente il portafoglio con nuovi investimenti che possano fare leva sulle competenze e le risorse della Regione Puglia.
La collaborazione tra pubblico e privato
La sinergia prima di tutto. I lavori procedono serrati e si lavora per l’avvio del Fondo Principale, da cui dipende quello del fondo parallelo Equity Puglia. É quanto ha voluto spiegare Antonella Beltrame, co-fondatrice e Investment director di Indaco Sgr. “La pipeline dei progetti che stiamo esaminando vede molte iniziative qualificate provenienti dalla Puglia – ha affermato -. Crediamo con convinzione che la collaborazione tra settore pubblico e privato sia molto utile ad accelerare lo sviluppo di progetti innovativi. Siamo pronti a mettere a frutto la nostra expertise per dialogare con tutti gli interlocutori del progetto, dalle potenziali aziende coinvolte, alle istituzioni e ai centri di ricerca, oltre che per contribuire alla crescita dell’innovazione in Puglia”.
Sviluppo economico e investimenti nel Sud Italia
Nel contesto di oggi la localizzazione geografica riveste un ruolo cruciale per il successo degli investimenti nel Sud Italia. In particolare avviene in Puglia, dove le sinergie con università e incubatori d’impresa sono sempre più forti. Grazie a questa interazione, Vertis ha realizzato la maggioranza dei propri investimenti nel Sud, di cui tre in Puglia, regione che ben conosce per via anche degli accordi in atto con le principali università e incubatori d’impresa. “La partnership pubblico-privata è tra le migliori misure funzionali per lo sviluppo del territorio- ha dichiarato Renato Vannucci, vice presidente di Vertis e presidente del Comitato Investimenti dei fondi ‘Vertis Venture 6 Digital Sud’ e ‘Vertis Venture 7 Digital Puglia’ -. Vertis ha già gestito un analogo strumento nella Regione Lazio e può quindi ‘certificare’ il significativo supporto alla crescita di nuove iniziative imprenditoriali. Oltretutto, è opportuno ricordare che si tratta di investimenti da parte della Regione Puglia – e non di contributi a fondo perduto – con l’obiettivo del rimborso del capitale rivalutato”.
Risposte rapide: tutto quello che c’è da sapere
Chi sono le Società di gestione del risparmio
- Avm Gestioni (sede a Milano). Investe con fondi dedicati nei settori del life essentials (food&beverage, health&beauty, domotica), della robotica, della cybersecurity e dell’impact finance.
- Eureka! Venture (di Milano, con sede anche a Roma), due fondi di venture capital. É interessata a investimenti tecnologici ad alto impatto, progetti basati sulla ricerca scientifica e investimenti in tecnologie digitali.
- Indaco Venture Partners (sede a Milano). Gestisce attualmente sette fondi di venture capital destinati a startup e scalup che innovano nel deep tech, nelle life sciences e nel digitale.
- Vertis (di Napoli, con uffici operativi anche a Milano). Gestisce nove fondi, due di private equity e sette di venture capital, e assume partecipazioni in progetti di ricerca, spin-off, startup e Pmi.
Come funziona lo strumento Equity Puglia
Si incentra sull’operatività di quattro fondi principali delle Sgr e altrettanti fondi di coinvestimento alimentati da risorse pubbliche messe a disposizione da Puglia Sviluppo. Tutti i fondi sono gestiti dalle Sgr e potranno realizzare investimenti in capitale di rischio (equity) di nuova emissione, mediante l’iniezione di nuove risorse finanziarie nelle imprese.
Quali sono le risorse per startup e Pmi
Lo strumento finanziario regionale, con la dotazione complessiva di 40 milioni, potrà apportare nuovo capitale nelle startup e Pmi pugliesi e attiverà ulteriori 40 milioni di euro di risorse private essendo la partecipazione regionale limitata al 50% di ciascuna operazione.
Investimenti nelle società target: condizioni e requisiti
Gli investimenti nelle “società target” (startup e Pmi innovative non quotate) saranno effettuati pari passu, cioè agli stessi termini e condizioni tra il fondo di co-investimento costituito con risorse pubbliche e il fondo principale del gestore specializzato. Le società target possono essere in fase di costituzione, di avvio dell’attività o di sviluppo del prodotto o servizio. Dovranno essere già costituite, essere società di capitali e realizzare il proprio piano d’impresa in Puglia.
Se volete saperne di più su risorse disponibili e requisiti per accedervi, consultate sul blog l’articolo dedicato ad Equity Puglia (link).
a cura della redazione