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    Turismo: evoluzione e futuro con il progetto “Puglia Destination Go”

    La Puglia, dove bellezza e cultura si intrecciano, è ormai un simbolo d’eccellenza nel turismo italiano e mondiale. Tuttavia, per consolidare questa leadership, serve un salto in avanti. Ecco “Puglia Destination Go – Organizziamo il Turismo”, un progetto ambizioso che mira a rivoluzionare l’approccio regionale al turismo. L’obiettivo? Introdurre un modello innovativo basato su governance, partecipazione e tecnologia, per un futuro in cui ogni angolo di questa regione possa emergere come una meta esclusiva.

    Costruire una struttura turistica integrata e all’avanguardia, in grado di affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione, è il primo passo per trasformare tale visione in realtà. Al centro della strategia c’è un traguardo ben preciso: arrivare a una normativa ad hoc per le Destination management organization (Dmo) e coinvolgere stakeholder sia locali che internazionali. Il focus è innovare e coordinare il settore, migliorandone efficienza, sostenibilità e attrattività.

    Puglia Destination Go
    Gianfranco Lopane (Camera di Commercio, Lecce)

    A guidare la trasformazione è l’assessorato al Turismo della Regione Puglia, in collaborazione con Puglia Partecipa, Dipartimento Turismo e Cultura, Aret Pugliapromozione. Ne parliamo oggi con Gianfranco Lopane, assessore regionale al Turismo, per scoprire l’evoluzione degli ultimi anni e i nuovi orizzonti nel panorama internazionale.

    Il turismo in Puglia tra crescita e sfide

    La Puglia cresce. È una delle destinazioni predilette dai viaggiatori italiani e stranieri. Però, per rimanere competitivi e affrontare il mercato in evoluzione, è necessario il salto. Sostenibilità e buona organizzazione le parole d’ordine. «La Puglia ha raggiunto la maturità come destinazione turistica. Ora dobbiamo evolvere – spiega l’assessore -. Non basta più promuovere le nostre bellezze. Serve una gestione strutturata che migliori l’organizzazione dei flussi turistici in arrivo nella destinazione, ovvero l’incoming, e strutturi l’offerta turistica e l’accoglienza».

    Puglia Destination Go: una nuova governance per il turismo

    Il cuore del progetto è rappresentato dalla governance. Questo approccio introduce un nuovo pilastro nella strategia regionale, accanto a marketing, comunicazione e promozione. Perché gestione e organizzazione del turismo sono cruciali per un’offerta integrata e capaci di valorizzare ogni angolo della Puglia. Non per nulla, Puglia Destination Go prevede un roadshow di 10 incontri sul territorio, per due settimane, con il coinvolgimento di amministratori pubblici e operatori del settore, nelle Case comunali e nelle sedi delle Camere di commercio della regione. «Vogliamo costruire modelli partecipativi dal basso, che si possano adattare alle peculiarità di ogni destinazione pugliese. Il percorso non si limita a replicare modelli predefiniti. Punta infatti a creare soluzioni su misura per ciascun territorio», sottolinea Lopane.

    Il lavoro è partito a ottobre con due giorni in Fiera del Levante, a Bari, alla presenza di stakeholder pubblici e privati. Invece, la scorsa settimana, dal Salento hanno preso il via le 10 tappe, con Otranto (mercoledì), Lecce (giovedì) e Gallipoli (venerdì). Il “viaggio” continuerà per il resto di novembre – a Vieste (il 19), Foggia (il 20), Bari (il 25), Brindisi (il 26) – e a dicembre, con Alberobello (il 2), Taranto (il 3) e Barletta (il 4).

    «Ora stiamo entrando nella ‘fase 2’ – commenta l’assessore – e abbiamo avviato un percorso partecipato che si svilupperà nei territori con un’approfondita riflessione su sviluppo dei Prodotti turistici, informazione e prima accoglienza. Naturalmente l’organizzazione, appunto, sarà il denominatore comune. Tutto ruoterà attorno a un aspetto cruciale, quello di definire chi deve fare cosa, per affrontare al meglio un mercato complesso che richiede un’offerta sempre più qualificata».

    Verso il 2025: la normativa sulle Dmo per un turismo integrato in Puglia

    Nei primi mesi del prossimo anno un momento decisivo del progetto segnerà la sintesi dei passaggi precedenti e porterà alla definizione di una normativa per le Dmo. «Le Destination management organization – dice Lopane – rappresentano un modello organizzativo innovativo, pensato per coordinare gli attori coinvolti nel turismo, dalle istituzioni agli operatori privati. Il fine è creare un’offerta integrata che gestisca le destinazioni pugliesi in modo sinergico». Il nuovo approccio mira a stabilire un framework normativo chiaro, che definisca ruoli e competenze, permettendo di operare con efficacia e contribuire al rafforzamento della competitività della Puglia nel panorama internazionale.

    Ruoli e competenze: Info Point, attività di marketing e territorio

    Da fare c’è tanto, a partire dalla gestione degli Info Point turistici, per continuare con le riflessioni sul marketing e la comunicazione. «È fondamentale decidere chi si occuperà di informazione e prima accoglienza turistica – spiega l’assessore –. Oggi si discute su quale tipo di informazioni offrire, quale ruolo attribuire agli Info Point e su come gestirli. Serve una regia centrale, in particolare se si parla di promozione a livello internazionale. Non avrebbe senso promuovere un piccolo comune in una fiera internazionale o impegnare risorse consistenti per campagne pubblicitarie dedicate a piccoli comuni o singola località, spesso insostenibili dal punto di vista economico». Già ci si è inoltrati in questo percorso con il bando Prodotti Turistici e adesso si guarda a un pubblico sempre più variegato e internazionale.

    Smart destination e innovazione tecnologica

    Altro elemento chiave del progetto sono le Smart destination e gli strumenti evoluti nel mondo dell’Information technology. In altre parole, l’utilizzo di piattaforme digitali avanzate che permettono di analizzare i flussi turistici, migliorare l’esperienza dei visitatori e ottimizzare la promozione. «Vogliamo affrontare temi cruciali tramite un dialogo aperto con i territori. Da qui deriva l’organizzazione di incontri mirati, al mattino con i rappresentanti delle amministrazioni locali e nel pomeriggio con gli operatori del settore – dice Lopane -. Dobbiamo analizzare i trend e le performance dei flussi turistici, la loro distribuzione sia in Puglia che su scala più ampia».

    È importante tenere conto della crescente internazionalizzazione e avere una visione strategica che vada ben oltre la dimensione regionale. Per migliorare la qualità dei servizi offerti ai visitatori stranieri, qualche settimana fa è stata avviata la collaborazione con gli assessori al turismo delle altre regioni del Mezzogiorno. Insomma, il Grand Tour del Sud non è utopia. È già partito da tempo, commenta l’assessore con non poca soddisfazione: «Molti turisti internazionali scelgono itinerari che li portano non solo in Puglia, bensì in altre regioni come Campania, Basilicata, Sicilia. Questo dimostra l’importanza di lavorare insieme per offrire esperienze sempre più integrate e di qualità».

    L’invito agli operatori turistici

    Con Puglia Destination Go, la Regione Puglia punta su una partecipazione attiva da parte di tutti gli attori del settore. L’auspicio è una condivisione d’intenti e il confronto. «Invitiamo gli operatori turistici e gli amministratori locali a prendere parte agli incontri. Solo con un lavoro congiunto è possibile creare una strategia vincente, capace di valorizzare ogni territorio e rispondere alle sfide del mercato globale. È un percorso di partecipazione attiva dal quale non si può prescindere», conclude Lopane.

    In definitiva, il progetto Puglia Destination Go rappresenta una svolta per il turismo in Puglia. Con un mix di innovazione, sostenibilità e collaborazione tra territori, ci si prepara ad affrontare con successo le sfide del futuro. Dunque, se vuoi saperne di più sul progetto, partecipa agli incontri organizzati o condividi la tua opinione nei commenti per contribuire al cambiamento!

    di Anna Colazzo

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