Esonero contributivo per due anni fino a 650 euro mensili per chi assume over 35 disoccupati
Il Bonus Zes ha preso ufficialmente il via, l’incentivo per le imprese del Mezzogiorno che assumono lavoratori over 35 disoccupati di lungo periodo. Il decreto attuativo del 7 gennaio 2025 stabilisce l’esonero totale dei contributi previdenziali per due anni, fino a un massimo di 650 euro mensili.
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Incentivi per le assunzioni nel Mezzogiorno
Il Bonus Zes si apre alle imprese. L’incentivo è destinato alle aziende del Mezzogiorno che assumono a tempo indeterminato lavoratori over 35 disoccupati di lungo periodo. Il decreto attuativo 7 gennaio 2025 è stato pubblicato venerdì (21 febbraio). Firmato dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali e dal ministro dell’Economia e delle Finanze, stabilisce i criteri per l’esonero totale dei contributi previdenziali (esclusi i premi Inail). L’agevolazione dura due anni e copre fino a un massimo di 650 euro mensili.
Obiettivi e finanziamenti della misura
Questa misura è prevista dall’articolo 24 del Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024, convertito con modificazioni nella legge n. 95/2024). É finanziata con 591,4 milioni di euro fino al 2027 nell’ambito del Programma Nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027. L’obiettivo è chiaro: rafforzare i livelli occupazionali e ridurre i divari territoriali nelle regioni della Zona economica speciale (Zes) unica del Mezzogiorno. Ovvero, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
“Il Bonus Zes – spiega il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone – si inserisce in una strategia a 360 gradi che il Governo Meloni sta portando avanti fin dall’inizio del mandato, con misure complementari tra loro, per promuovere l’occupazione, ridurre i divari territoriali e sostenere il tessuto produttivo italiano“.
Chi può richiedere l’agevolazione e come funziona
L’agevolazione è rivolta i datori di lavoro privati con un organico fino a 10 dipendenti che tra il primo settembre 2024 e il 31 dicembre 2025 assumono personale non dirigenziale da impiegare in una delle 8 Regioni Zes. Per ottenere il Bonus, l’azienda non deve aver effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo o licenziamenti collettivi nei sei mesi precedenti l’assunzione.
Presentazione della domanda e compatibilità con altri incentivi
Le imprese interessate devono inoltrare richiesta telematica all’Inps, indicando i dati di impresa e lavoratore, il tipo di contratto, la retribuzione media mensile e la sede di lavoro prevista. Il Bonus non è cumulabile con altri esoneri contributivi, ma è compatibile, senza riduzioni, con la maxi-deduzione per nuove assunzioni introdotta dalla riforma dell’Irpef (art. 4 del D.Lgs. n. 216/2023) e prorogata fino al 2027.
É evidente, dunque, il Bonus Zes rappresenta un’opportunità concreta per le imprese del Mezzogiorno che vogliono crescere e investire in nuova forza lavoro. Con l’esonero contributivo biennale e una strategia mirata a ridurre i divari territoriali, la misura punta a rilanciare l’occupazione nelle Regioni coinvolte. Le aziende interessate possono presentare domanda all’Inps e sfruttare l’incentivo per rafforzare il proprio organico. Un’occasione da non perdere per chi cerca nuove prospettive di sviluppo. Nel blog, altri articoli su bandi e agevolazioni in corso li trovi nella sezione dedicata (clicca qui).
a cura della redazione